Questa settimana chiudiamo il cerchio con la presentazione della nuova stagione appena cominciata, scambiando due parole con il nostro Responsabile della Scuola Calcio, Mattia Grazzini, ormai punto di riferimento per le nuove leve da tanti anni. Dopo aver fatto la conoscenza del nuovo Direttore Sportivo di Prima Squadra e Juniores Danilo Bernacchioni e del nuovo Responsabile del Settore Giovanile Tommaso Giorgi, abbiamo chiesto a Mattia di illustrarci un po’ le novità di quest’anno per quanto riguarda la Scuola Calcio.
Un’altra stagione al via, che numeri abbiamo e quali prospettive all’orizzonte per la Scuola Calcio?
«Siamo ripartiti con numeri importanti, addirittura maggiori rispetto alla stagione scorsa e speriamo e confidiamo di migliorarli e aumentarli ulteriormente».
Ci sono delle novità a livello di istruttori?
«Per quanto riguarda gli istruttori abbiamo riconfermato gran parte dello staff ormai consolidato da tempo, un gruppo legato sia a Montelupo che tra loro in un ottimo clima di collaborazione. Tuttavia abbiamo inserito anche qualche figura nuova per andare a rafforzare lo staff e per gestire al meglio l’aumento del numero di ragazzi e delle categorie».
Sono cambiati diesse di Prima Squadra e Juniores e Responsabile del Settore Giovanile, come ti stai trovando con loro?
«Effettivamente ormai sono rimasto il “veterano”, non in termini di età ma per quanto concerne il legame con la società Montelupo. I nuovi direttori sono persone splendide con le quali fin da subito abbiamo trovato un buon feeling. Sono persone competenti e con le quali riusciamo ad avere un ottimo dialogo e confronto quotidiano».
Dove si trovano ogni anno gli stimoli per ripartire?
«Per quanto mi riguarda lo stimolo principale ormai è legato all’appartenenza ad una società in cui sono nato e in un paese Montelupo, che adoro e nel quale mi trovo perfettamente a mio agio. Inoltre lo stimolo si trova nel piacere di esercitare un “hobby”, perché di questo si tratta, che ti permette di vivere il calcio, sport al quale sono molto legato e affascinato e di poterlo vivere nella dimensione Scuola Calcio che è ancora per fortuna la più genuina in quanto basata sul divertimento e crescita del bambino senza dover rendere conto dei risultati calcistici e di classifica».
Cosa viene chiesto principalmente ai vari istruttori nel lavoro quotidiano con i bambini?
«I nostri istruttori devono seguire una linea di crescita dei bambini sia a livello educativo che sportivo. Lo devono fare sulla base delle linee guida della federazione con massimo impegno e massimo rispetto dell’età con cui si approcciano. I bambini devono trovare un luogo sicuro e divertente dove crescere e imparare».
Cosa significa per un montelupino come te poter far parte della società del proprio paese?
«Per me è la massima soddisfazione. Ho la fortuna di seguire lo sport che mi piace nel paese dove sono cresciuto. Ho un attaccamento importante a questa società e poterci “lavorare” è il massimo».
Hai mai ricevuto proposte da altre società? C’è ne è stata una che ti ha fatto vacillare o che ti farebbe vacillare se arrivasse?
«Proposte per fortuna arrivano ogni anno e questo è gratificante perché vuol dire che comunque in giro è riconosciuto il nostro lavoro, ma nessuna mi ha mai allettato e fatto vacillare perché prima di tutto seguo il cuore e il mio cuore è amaranto».