Domenica scorsa si è chiuso il campionato di Promozione della nostra prima squadra. Alla fine non siamo riusciti a coronare il sogno play-off, ma resta un quinto posto con 50 punti (record della società in Promozione), più 17 rispetto alla scorsa stagione, con 13 vittorie, 11 pareggi e solo 6 sconfitte, di cui appena 2 nel girone di ritorno in cui con 27 punti abbiamo tenuto il passo delle prime della classe.
E questa settimana dopo aver raccontato come sempre quanto successo in campo abbiamo deciso di realizzare un intervista doppia a mister ANDREA LUCCHESI e a capitan LEONARDO CORSINOVI per rivivere un po’ quanto successo in questi mesi e dare uno sguardo al futuro.
Partiamo dalla fine, contro San Miniato Basso e Massa Valpiana avete sprecato tanto, è questo forse che vi è mancato, un pizzico di concretezza in più?
L: «Ci metterei dentro anche la partita con il Castelfiorentino, dopo la sconfitta con il Colli Marittimi si sapeva che dovevamo fare all-in, vincerle praticamente tutte, dopo aver fatto 5 vittorie e un pari nelle ultime tre c’era il rischio di una flessione e a Castello alla fine si fece un errore di non capire che il punto andava portato a casa, poi con il San Miniato Basso, pagando forse anche la sconfitta ci Castello, si sbaglio tante situazioni che poi questo, il fatto di non essere troppo freddi e qualitativi sotto porta, è stato un po’ il tema che ci siamo portati dietro in più fasi dell’anno e che sicuramente ha condizionato 4-5 partite, penso al Lebowski in casa, Invictasauro, lo stesso San Miniato Basso, San Miniato all’andata, il Picchi Livorno in casa. Solo Ndaw è andato in doppia cifra e qualche gol non fatto ci ha pesato»
C: «Sì, forse ci è mancata un po’ di cattiveria e lucidità, ma secondo me abbiamo davvero poco da rimproverarci, anche in queste ultime due partite. Come sempre, abbiamo creato tante occasioni da gol che, anche per un pizzico di sfortuna, non siamo riusciti a concretizzare».
La stagione resta comunque positiva con il record di punti in Promozione per la società…
L: «Assolutamente, il record di punti era un obiettivo a cui anche il presidente teneva, con 50 punti in tutti gli altri gironi di Promozione ed Eccellenza mi sembra abbiano fatto i play-off, in questo caso non sono bastati. Chiaramente un po’ di amaro in bocca ci è rimasto perché ci abbiamo creduto fino in fondo, ma bisogna accettare il verdetto del campo».
C: «La stagione è più che positiva: 50 punti sono tanti, e battere un record è sempre qualcosa di speciale, perché significa entrare a far parte della storia di questa società. Se poi confrontiamo questi 50 punti con i 33 dello scorso anno, si capisce bene il salto di qualità, tutt’altro che scontato, che siamo riusciti a compiere».
La più bella partita della stagione?
L: «Ce ne sono tante che hanno fatto capire la forza della squadra, per ultima la vittoria contro l’Atletico Maremma in casa, dopo essere andati sotto di un gol, il pareggio stesso a Belvedere con più di una recriminazione. Però credo che la partita che ci ha fatto svoltare come identità, come gioco è con il Saline all’andata, un 1-1 molto stretto, però si controllò la partita per lunghi tratti gestendo tanto la palla e mettendolo in difficoltà in più modi, sia quando la palla l’avevano loro sia quando l’avevamo noi. Attaccando con tanti uomini e creando tanto, concedendogli solo una mezza occasione a una squadra che l’anno prima ci aveva messo in grossa difficoltà e personalmente mi aveva impressionato tanto».
C: «Ne cito due. La prima è la partita in casa contro il Cerbaia, in cui abbiamo disputato un primo tempo davvero incredibile, con un’intensità e una qualità altissime, ipotecando di fatto il risultato. La seconda è il pareggio a Belvedere contro la squadra che ha poi vinto il campionato e che, fino a quel momento, aveva sempre vinto in casa. Anche lì, secondo me, siamo stati perfetti, e il pareggio ci è andato addirittura stretto».
Una partita che invece vorresti rigiocare?
L: «Certamente non siamo partiti bene, nelle prime quattro partite abbiamo fatto due sconfitte con una vittoria e un pari, anche perché c’erano dieci giocatori e dovevamo capire tante cose, anch’io dovevo capire come meglio metterli in campo (sorride)».
C: «Una partita che forse vorrei rigiocare è quella a Castelfiorentino. Con il senno di poi, avremmo potuto gestire meglio gli ultimi minuti, accontentandoci di un punto. Ma anche questo, secondo me, nasce dalla mentalità che ha sempre contraddistinto questa squadra: quella di cercare sempre la vittoria, senza fare troppi calcoli».
Chi ti ha sorpreso di più a livello di rendimento?
L: «Dei nuovi sono rimasto positivamente impressionato da tutti, tanti giovani, alcuni che non conoscevo tanto. Hanno fatto tutti bene, da Pucci a Caparrini a Masoni, che comunque conoscevo un po’ meglio, però se devo dire i veri ‘crac’ sono stati sia Cerrini che Cintelli perché avevano fatto tutte le giovanili da attaccanti esterni o seconde punte entrambi, poi io ho avuto l’idea ma loro sono stati bravi a sposarla e a volersi migliorare da quinti, ma in alcune partite anche da terzini facendo le due fasi con grande livello. Per altro sono due 2006, hanno fatto un grande campionato, ma questo vale per tutti anche per chi si è migliorato dall’anno scorso come Ndaw o chi era arrivato l’anno scorso, vedi Alicontri, Ulivieri, Tremolanti. Anche loro hanno fatto uno step importante».
C: «In realtà, tutti i nuovi acquisti mi hanno sorpreso: hanno portato qualità, sia umane che tecniche, davvero importanti. Anche grazie a loro siamo riusciti a fare il salto di qualità che abbiamo fatto. Se però devo sceglierne uno, dico Cosimo Caparrini: a mio avviso ha disputato un campionato davvero importante in entrambe le fasi, sorprendendomi per la sua qualità e per lo spirito di sacrificio che ha messo al servizio del gruppo».
Dai un voto alla tua gestione… (per il mister)
«Non spetta a me darlo, credo che a livello di sinergia e di feeling tra staff, società e giocatori quest’anno si sia raggiunto veramente un livello alto e anche questo è stato un valore aggiunto».
Dai un voto al tuo campionato… (per il capitano)
«Al mio campionato do un 7. Ho avuto qualche difficoltà all’inizio, ma nel girone di ritorno sono cresciuto e sono riuscito a trovare continuità nelle prestazioni».
Dai un voto alla squadra…
L: «Gli do 9 perché c’è ancora spazio per migliorare».
C: «Alla squadra do un 8. Anche senza aver raggiunto i play-off, ognuno ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, senza mai smettere di crederci fino all’ultimo minuto dell’ultima partita, e questo, per me, va oltre qualsiasi record. Inoltre, 50 punti e il quinto posto in Promozione sono senza dubbio un risultato eccellente».
La migliore qualità del capitano? (per il mister)
«Ce ne ha tante Leonardo (sorride), ormai lo conosco bene, ma se devo indicarne una la disponibilità e la voglia ogni anno di migliorarsi. È un valore veramente raro».
La migliore qualità del mister? (per il capitano)
«Il mister è stato sicuramente uno dei protagonisti di questa bella annata. Dal punto di vista tattico ha dimostrato grande coraggio, portando avanti un’idea di calcio propositiva, fatta di uomo contro uomo, che ci ha regalato molte soddisfazioni. Anche dal punto di vista umano le sue qualità sono indiscutibili: è riuscito a creare un gruppo unito e a mantenerlo compatto anche nei momenti difficili della stagione, e questo alla fine ha fatto la differenza».
Play-off, ci riproviamo l’anno prossimo?
L: «Sì, questa squadra credo non si debba smantellare, anzi devono rimanere tutti o quasi perché veramente è forte e se la società riesce a dare continuità a questo la squadra ci deve provare».
C: «Sicuramente , i play-off sono un traguardo alla portata di questo gruppo, che in questi mesi è cresciuto tanto e ha trovato una forte identità».
Ha ancora margine di crescita questa squadra?
L: «Sì, certamente, può ancora migliorare, continuando a credere in questo aspetto di fare gioco, continuando a credere nella voglia di fare la partita, nella voglia di essere protagonisti, nel coraggio. Questa squadra ha margini perché la rosa è molto giovane. Quest’anno ci sono stati dentro tanti ragazzi che hanno fatto un campionato, forse il primo o il secondo, per puntare in alto, e questo gli dare più convinzione più serenità nella gestione delle vittorie e più equilibrio, che forse ci è mancato un po’ nel finale quando comprensibilmente è venuta fuori un po’ di stanchezza. Ma insomma questo squadra ha ampi margini per la qualità dei giocatori e per la loro giovane età».
C: «Sì, certo, i margini di crescita ci sono sempre, ma sono possibili solo se c’è una base solida, e questa squadra ce l’ha eccome».