Questa settimana abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con ANDREA LUCCHESI, allenatore della Prima Squadra che partecipa al campionato di Promozione. Un’occasione per presentare la prossima gara di domenica alle 14.30 in casa del Belvedere (squadra grossetana), analizzare l’ultima sconfitta contro la corazzata San Miniato Basso e fare un punto di questo primo scorcio di stagione.
Andrea partiamo da quello che ci aspetta domenica, perché dopo il San Miniato Basso c’è da affrontare un’altra corazzata…
“Eh si perché anche il Belvedere è una squadra che sulla carta come valori ha qualcosa in più delle altre. Ho avuto modo di vedere tre o quattro partite dall’inizio della preparazione, alcune anche intere, grazie ai video su internet ed ho sempre visto una squadra solida con ottime individualità. Insomma una di quelle costruite con l’obiettivo per fare il salto di categoria. Purtroppo saremo costretti ad affrontarli con alcune defezioni tra infortuni e squalifiche. Questo chiaramente non deve essere un alibi perché chi è a disposizione ha comunque dimostrato di poter far bene in ogni circostanza, ma un po’ di rammarico per non potersi giocare questo periodo con tutti gli effettivi c’è”.
Adesso facciamo un passo indietro, al di là del ko, la gara col San Miniato Basso ha dimostrato che il Montelupo se la può giocare con tutti…
“È stata una partita equilibrata contro una squadra con valori individuali altissimi e non per niente la partita è stata decisa dalla giocata di un singolo. Per il resto avevamo interpretato bene la gara con la giusta cattiveria e attenzione, così come l’avevamo preparata, giocandocela alla pari e concedendo pochissimo. Così come per altro anche loro hanno concesso poco a noi. L’unico neo, infatti, è stato proprio quello di non aver sfruttato al meglio alcune situazioni in ripartenza. Siamo comunque contenti e fiduciosi per il futuro anche se un po’ di rammarico c’è perché quando spendi così tante energie nervose e fisiche dispiace non aver portato a casa il risultato, ma ai ragazzi non ho niente da imputare”.
Giudicando questo inizio di stagione ti aspettavi di essere lassù o i ragazzi ti hanno sorpreso?
“No, non sono sorpreso perché fin dal 20 agosto ci siamo allenati sempre con intensità e testa e quindi ero convinto che anche le prestazioni sarebbero arrivate. Se vado a vedere, forse soltanto in casa con il Castiglioncello abbiamo sbagliato approccio alla gara, ma sono anche convinto nel dire che almeno un punto in più lo potevamo avere per quanto dimostrato in campo. Tra l’altro quello di cui sono maggiormente contento è che chiunque entri dalla panchina a partita in corsa è fondamentale per dare nuova spinta alla squadra”.
Tra l’altro finora avete dimostrato anche un buon equilibrio, segnando tanto e subendo relativamente poco…
“È vero, domenica col San Miniato è la prima volta che non abbiamo segnato, ma siamo una squadra che crea molto e non subisce tantissimo. Siamo una squadra solida e ben organizzata e possiamo alternare una pressione alta ad una più intermedia a seconda della partita e degli avversari”.
Il gruppo, poi, ha una forte identità e può contare anche su tanti validi giovani come dimostra l’ottimo impatto del classe 2006 Elia Cintelli, che ha trovato anche il suo primo gol tra i grandi…
“Elia è stata probabilmente la più bella sorpresa, ha giocato tanto ma perché se lo è meritato durante gli allenamenti. È cresciuto molto, ma così come tutti gli altri ragazzi che sono sempre disponibili, si allenano bene ed hanno poi dato ottime risposte quando sono stati chiamati in causa, sia dall’inizio che a partita in corso. Nel gruppo poi c’è un forte attaccamento alla maglia, anche da parte dei più esperti che sono arrivati quest’anno, che sembrano siano con noi da molto più tempo. Hanno una mentalità forte e questo trascina anche gli altri soprattutto nella gestione delle sconfitte, ma anche delle vittorie. Da parte della società non c’è nessuna pressione, ma stare in cima chiaramente piace a tutti però è diverso che giocare per altri obiettivi”.