Ruolo attaccante, età 20 anni. Questo un piccolissimo identikit del personaggio che andremo ad intervistare questa settimana, FRANCESCO MASONI. Dopo essersi messo in mostra con la formazione Juniores Regionale Élite, nell’estate del 2021 MASONI viene aggregato alla Prima Squadra del Fucecchio, con cui in due anni colleziona 43 presenze in Eccellenza con un gol. Poi a luglio 2023 passa alla Real Cerretese in Promozione, dove spesso da subentrato mette insieme 23 ‘gettoni’ e 3 reti, fino al passaggio di qualche mese fa a MONTELUPO, dove finora ne ha già segnati altrettanti. Con lui abbiamo fatto due chiacchiere su questa prima parte di stagione amaranto, ripercorrendo anche il suo arrivo al CASTELLANI e svelando qualche aneddoto sullo spogliatoio.
Nell’ultima settimana due derby vinti su tre, più contenti per la posizione in campionato o amareggiati per l’eliminazione in coppa?
«Sicuramente la sconfitta di mercoledì scorso in coppa ci ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, vista anche l’ottima prestazione offerta sia nel primo che nel secondo tempo, ma la gioia di aver vinto due derby su tre giocati e la posizione in campionato ci deve dare quella spinta in più per affrontare la seconda parte di stagione con fame e voglia di vincere».
E all’orizzonte c’è il Massa Valpiana, un altro impegno molto tosto…
«Certamente, la partita di domenica contro il Massa Valpiana sarà una partita difficile, come del resto tutte quelle che giochiamo, ma ci stiamo allenando al meglio per affrontarlo con determinazione e tanta voglia».
Facciamo un passo indietro, cosa ha inciso principalmente nella tua scelta di accettare le ‘avances’ del Montelupo?
«Sicuramente sono rimasto molto colpito dall’interesse che aveva la società nei miei confronti e dalla volontà di formare una squadra giovane, con la quale affrontare un importante campionato. Quindi ho da subito appoggiato il progetto della società, che mi sta permettendo di crescere sia come giocatore, ma anche come persona».
Come ti stai trovando?
«Benissimo poiché mi sento parte di un gruppo molto affiatato, che sa in modo maturo quando è il momento di scherzare e quando invece rimanere concentrato. C’è sintonia sia tra i giocatori che tra tutti i membri della società, il che rende tutto più stimolante e piacevole».
Com’è mister Lucchesi sul campo?
«È molto preparato e chiede il massimo da ognuno di noi cercando sempre però di motivare e di non abbattere mai un giocatore a seguito di uno sbaglio. Lavora molto da un punto di vista mentale, da sempre fondamentale, per affrontare ogni avversario con il massimo della concentrazione».
Descrivici un po’ le tue caratteristiche…
«Sono un attaccante che non ama troppo svariare, ma che fa del suo fisico il proprio gioco cercando di pulire palloni sporchi e facendo salire la squadra».
C’è un gol di quelli che hai segnato finora che ricordi più piacevolmente?
«Direi l’ultimo contro il Castelfiorentino, avvenuto sugli sviluppi di un calcio d’angolo in cui è stato premiato il nostro lavoro improntato sugli schemi per le palle inattive, che mi hanno permesso di colpire liberamente di testa e mettere la palla in rete».
Quanti ne farai quest’anno?
«Non è da me fare promesse sui gol, ma sicuramente l’intento è quello di superare quelli della stagione scorsa e sono sicuro che con l’apporto della squadra ci posso riuscire».
Facciamo un primo piccolo bilancio della tua stagione e di quella della squadra, che voti dai?
«Alla squadra sicuramente un 8 in quanto abbiamo ancora tanto da migliorare per poter arrivare al massimo, ma sono consapevole del fatto che siamo riusciti a superare momenti difficili rimanendo umili e di conseguenza i miglioramenti arriveranno con il tempo. Per quanto mi riguarda mi sento di darmi 7 perché sento che sto migliorando e sono pronto a dare di più nella seconda parte del campionato».
Parliamo di spogliatoio: chi è il vero leader? E il compagno più estroso? Uno invece contro cui non vorresti mai giocare?
«Indubbiamente il capitano (CORSINOVI) riveste il ruolo di leader per eccellenza per serietà ed altruismo, ma all’interno dello spogliatoio ci sono altre figure importanti per noi ragazzi giovani che ci aiutano a mantenere la concentrazione e la motivazione anche nei momenti più difficili. Come compagno più estroso dico LEONARDO TREMOLANTI, un centrocampista, a cui piace impostare il gioco e lo trovi sempre nel punto giusto al momento giusto. Un giocatore contro cui non vorrei invece mai giocare contro in particolare non lo saprei trovare, ma dico generalmente ogni membro della difesa perché negli allenamenti e nelle partitelle sono delle vere spine nel fianco e degli ossi duri a cui segnare».