La vittoria dello scorso weekend contro il Colli Marittimi ha sancito la salvezza della nostra Prima Squadra, che quindi anche nella prossima stagione sarà ai nastri di partenza del campionato di Promozione. Un traguardo non scontato e che per questo deve essere festeggiato con ragazzi e staff che devono essere orgogliosi di quanto fatto, specialmente alla luce delle tante difficoltà a cui hanno dovuto far fronte durante la stagione. Per raccontarci le emozioni del ritorno alla vittoria e la soddisfazione di aver raggiunto la permanenza in categoria con una giornata di anticipo, abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con TOMMASO GALGANI, vice e grande amico di mister ANDREA LUCCHESI…
Domenica è arrivata un’altra bella salvezza, per la verità mai realmente in discussione, quali sono state le prime sensazioni al triplice fischio finale?
“Felicità per un risultato che nel calcio alla fine non è mai scontato. I ragazzi ci hanno messo sacrificio, cuore e passione ed era giusto godersi almeno una salvezza anticipata e meritata”.
Festeggiata per altro con una vittoria che mancava da tanto tempo…
“Purtroppo vero, l’ultima vittoria contro il Saline dopo quanto era successo a Mattia. Un evento che ci ha uniti molto e che ha dato dimostrazione di che tipo di uomini è formato il Montelupo”.
Qual è stato l’aspetto che vi è piaciuto di più della squadra domenica?
“Domenica ho apprezzato il fatto che tutti abbiano messo quel qualcosa in più che serviva per venire fuori da un momento difficile”.
Si sta chiudendo un’annata tra alti e bassi, quali sono i fattori che hanno inciso di più? Avete qualche rammarico?
“Quest’anno è stato un bel roller coster. Siamo partiti molto forte, abbiamo passato momenti difficili spesso a causa di infortuni. Non avere spesso tutta la rosa a disposizione è il grande cruccio di questa stagione. Nonostante questo abbiamo trovato anche un lungo periodo di compattezza e di questo bisogna essere fieri”.
Con mister Lucchesi vi frequentate anche fuori dal campo, ma com’è collaborare con lui?
“Con Andrea siamo amici di culla perché i nostri genitori erano amici e la tradizionale amicizia Galgani-Lucchesi è passata anche a noi. Per me è molto facile collaborare con lui perché è un mister che ascolta sempre le tue proposte ed opinioni. C’è sempre fiducia reciproca in cosa viene proposto e fatto con i ragazzi. In cinque anni non credo ci sia mai stato uno scontro e questo la dice lunga sul nostro rapporto”.
Hai delle mansioni particolari o sei un vice a 360°?
“Questa è una bella domanda. Sicuramente ho cercato di essere disponibile a fare quello che era necessario per il buon funzionamento dell’impianto squadra e questo comprende cose semplici come rendere disponibili i palloni durante le attività in modo da tenere il ritmo alto e limitare le perdite di tempo, sia dover gestire un allenamento completo. La cosa che preferisco poi dell’essere vice è poter avere un rapporto anche più rilassato con i giocatori e con questo gruppo devo dire che è andata molto bene”.
Ci sono state partite dove avresti fatto qualcosa di diverso?
“C’è quasi sempre qualcosa che avremmo potuto fare diversamente. Quel dubbio lo abbiamo condiviso ogni volta all’interno dello staff e lo abbiamo preso come spunto per migliorare la volta successiva. È un motore che ogni persona dovrebbe avere per migliorare in tutti i campi”.
E con il gruppo che rapporto si è istaurato?
“Come dicevo prima è una delle parti di questa passione che preferisco. I rapporti umani sono fondamentali. Diversi ragazzi ormai li conosco da anni, ma anche con i nuovi mi sono trovato subito bene. Sanno che il Prof è sempre a loro disposizione”.
Chi sono i più estroversi?
“Lensi, Marrazzo, Tremolanti e Safina sono sicuramente quelli che non fanno mai mancare la loro voce”.
E quelli che non vorresti mai vedere con un’altra squadra?
“Sono un sentimentale e se proprio devo fare un nome, dico solo che mi piacerebbe che uno come Leo (il CAPITANO), che è cresciuto nel Montelupo, diventasse una bandiera del mondo amaranto”.