Due reti, ad aprire e chiudere il tris con cui i nostri ragazzi hanno domato in rimonta il Porta Romana al CASTELLANI, e un’intelligente sponda di testa per ANEDDA nell’occasione che ha poi portato al raddoppio di NDAW, fanno di MATTEO GARUNJA sicuramente uno dei migliori in campo della sfida di domenica scorsa.
Alla vigilia dello scontro diretto ad alta quota sul difficile campo della Sestese, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con l’attaccante della Prima Squadra..
Doppietta decisiva per la vittoria contro il Porta Romana, quale dei due gol reputi più bello?
“Sicuramente il primo, non facile in quanto mi sono dovuto staccare dalla marcatura e allo stesso tempo prendere bene il tempo al cross del mio compagno per girare il pallone in porta”.
Quanto è stato bello segnare davanti al proprio pubblico, dove per altro la vittoria mancava da oltre un mese?
“Fare gol è sempre bello ed emozionante, ma vedere anche la passione della nostra gente e dei bambini che ci seguono sempre con tanto affetto, ha reso tutto ancora più bello”.
Nonostante siete andati sotto siete stati bravi a rimontare, dove l’avete vinta secondo te?
“È stata una vittoria di carattere, voluta fin dal primo momento. Stiamo stati bravi a reagire allo svantaggio, mettendo in campo la voglia di vincere una partita sicuramente non facile”.
Qual è stato il momento fin qui più bello della tua esperienza a Montelupo?
“Senza dubbio proprio domenica scorsa”.
E il periodo più difficile?
“Il periodo più difficile per un giocatore è quando si è costretti a stare in panchina. Questo però non mi ha mai abbattuto, mi sono rimboccato le maniche e sono andato avanti”.
Che allenatore è Andrea?
“Il mister Lucchesi, oltre che un allenatore molto preparato, è anche una persona vera ed empatica che lavora molto sulla testa dei giocatori. I risultati del Montelupo sono arrivati sicuramente anche grazie a lui”.
C’è un giocatore a cui ti ispiri?
“Sicuramente a Ibrahimovic. È sempre stato un attaccante che mi ha affascinato per la sua cattiveria sotto porta, oltre che per la sua fisicità e la sua tecnica”.
E la tua squadra del cuore?
“La mia squadra del cuore è il Milan. L’ho sempre tifata sin da bambino”.
Obiettivo personale e di squadra per questa stagione?
“Non sono uno che si nasconde dietro un dito. Il mio obiettivo personale è quello di raggiungere la doppia cifra. Per quanto riguarda la squadra invece sicuramente la prima cosa a cui dobbiamo pensare deve essere la salvezza, ma credo che abbiamo una squadra attrezzata per poter provare a raggiungere anche i play-off”.